La coppia che si forma: passo dopo passo

Costruzione problematica della coppia
 
Volendo schematizzare, sono tre le tappe successive, reali o potenziali, che affronta chi si affaccia alla vita di coppia e poi la intraprende:
1. L‘idea di coppia. È la spinta esplorativa, più o meno indifferenziata e culturalmente determinata, ad intraprendere relazioni di coppia che si manifesta in adolescenza e si mantiene per quasi tutta la vita.
2. Il progetto di coppia. È la possibilità di rendere operativa l’idea di coppia e calarla nelle relazioni reali e in eventuali progetti proto-coniugali.
3. Il progetto di famiglia. È l’avanzamento generativo del progetto della coppia fino al suo confluire nella vita familiare.
 
Il transito tra questi passaggi non sempre risulta possibile oggi, e non sempre lo sforzo prodotto su questi passaggi produce i risultati attesi. Proviamo ulteriormente a dettagliarli.
 
1.L’idea di coppia, ovverosia: il rischio della coppia irraggiungibile
Riguarda un’ampia fascia di persone che, pur avendo raggiunto un’età tale da consentire l’accesso ad un progetto di coppia (20-40 anni, con prevalenza di trentenni), non riescono di fatto ad avvicinarsi a questa meta oppure non riescono a dare senso e struttura ad un progetto di coppia. Si tratta quasi sempre di persone che in molti casi non hanno alcun problema ad incontrare potenziali partners, a risultare amabili, ad innamorarsi, a stringere relazioni anche significative, ma che collezionano tentativi su tentativi fermandosi ad un’idea della coppia che però rimane di fatto astratta.

2.Il progetto di coppia, ovverosia: il rischio della coppia non componibile
In questa seconda fenomenologia di situazioni, ritroviamo quegli individui che riescono a trasformare l’idea di coppia in un progetto di coppia con molte caratteristiche di una coniugalità un po’ più definita e un po’ più prolungata nel tempo. In questi casi la coppia assume ad un certo punto una forma più stabile, ma proprio per questo finisce per subire una pressione (interna/esterna) alla frammentazione molto forte, mostrando perciò il fianco a momenti di crisi e/o rottura drammatici e a volte irreversibili. La coppia sembra prendere forma, ma non si forma, non riesce a transitare ad una fase successiva, non riesce cioè a mettere su un “cantiere” di idee e progettualità generative a 360°; la coppia cioè non sembra comporsi fino in fondo e sembra esposta a innumerevoli “offese”.

3.Il progetto di famiglia, ovverosia: il rischio della coppia stabile minacciata e destrutturata
In questa terza fenomenologia di situazioni potremmo includere tutti o quasi tutti coloro che, avendo realizzato il progetto di coppia, sono riusciti a transitare in un progetto di famiglia, con la nascita di uno o più figli. In questa terza casistica, la coppia riesce a formarsi e a progettarsi e gode a volte di momenti di coesione in funzione dei progetti generativi e familiari che vengono messi in opera, ma ben presto tali progetti si rivelano inopinatamente fragili ed esposti ad ogni offesa esterna ed interna, come se la costruzione della famiglia contemporanea risentisse di uno strutturale deficit di fondazione che lasciasse sempre incompiuto il processo. La sensazione talora è quella di una sorta di predestinazione destrutturante che prende corpo contro ogni previsione e che colpisce al cuore la vita della famiglia.
 
In questa traiettoria, molti i punti critici e gli snodi problematici che le coppie incontrano sulla loro strada nell’arco di un’intera vita. Provando a riassumerli sinteticamente secondo una sequenza più o meno cronologica, troviamo:

a. la possibilità di accedere ad una relazione esclusiva (l’interdizione alla poligamia come occasione simboligena)
b. la possibilità di transitare dal primo a secondo contratto di coppia (Malagoli Togliatti M. Et al, 2004) e di accedere a relazioni durature (gestione e trasformazione dell’iniziale passionalità in sentimenti “secondari”)
c. la possibilità di accedere ad una dimensione progettuale comune: il sentimento dell’imbarcarsi col partner per un viaggio, il fidanzamento come “cura del futuro” (Pontalti C., 1992)
d. la gestione delle conflittualità e delle idiosincrasie personali come forma di superamento dell’egocentrismo giovanilistico
e. la possibilità di realizzazione di una convivenza come forma di superamento e negoziazione della lealtà familiare (l’accesso all’adultità)
f. la possibilità di darsi un progetto coniugale condiviso, anche socialmente: “il fidanzamento come patrimonio della comunità e non come evento del privato” (Pontalti C., 1992)verso la fondazione di una famiglia (in parallelo alla possibilità di costruirsi una posizione socio-lavorativa adeguata)
g. la decisione della nascita di un figlio come possibilità alla trascendenza di sé ed accesso alla genitorialità
h. la gestione della gravidanza (decentramento maschile, riconfigurazione emotiva e rinegoziazione nella coppia)
i. la decisione della nascita di altri figli (attribuzione di significato di ogni nuova nascita nella vita della coppia e della famiglia)
j. la condivisione delle scelte educative/formative del figlio ed il confronto tra le culture familiari di origine
k. la gestione delle difficoltà dell’attuale vita quotidiana familiare e lavorativa e dei suoi innumerevoli agenti stressogeni. Eventuali gestioni di eventi traumatici
l. le difficoltà legate alla crescita dei figli parallelamente alle crisi di crescita degli stessi genitori (difficoltà ad assumere e articolare funzioni adulte genitoriali)
m. le difficoltà con i figli adolescenti e poi giovani adulti, difficoltà di separazione e cambiamento
n. la possibilità di lasciar andare i figli e transitare come genitori verso la terza età
 
Ognuno di questi snodi critici rappresenta una sorta di appuntamento con la storia che ogni coppia incontra ogni qual volta ne accetta la sfida. Inutile sottolineare che per molte coppie, queste sfide giungono a rappresentare un vero e proprio percorso di guerra, talora doloroso e “cruento”. Transitare oggi placidamente da “a” ad “n” o solo farlo senza vistose cicatrici è diventata oggi di fatto un’eventualità piuttosto rara.

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